Cari genitori, pubblichiamo le risposte ad alcune delle domande relative alle Scuole dell’Infanzia pubblicate nelle FAQ della Regione Veneto e dell’USR (Ufficio Scolastico Regionale) per il Veneto, aggiornate al 12.09.2020.

È possibile che i bambini dell’Infanzia portino giocattoli propri da casa?

In linea di massima è opportuno evitare di portare all’interno delle sezioni giocattoli portati da casa. Se ciò fosse strettamente indispensabile, gli stessi all’ingresso devono essere puliti e, possibilmente, disinfettati. Ad ogni modo i giocattoli portati da casa non devono essere condivisi in gruppo. Per completezza dell’argomento trattato, si richiama al fatto che oggetti personali del bambino, come i capi di vestiario (ad esempio cappottino, capellino, ecc.) o gli accessori (ad esempio zainetto, bavaglino, tovaglietta, ecc.) possono essere custoditi all’interno della struttura (nello spazio di sezione o in mensa), ma devono rimanere ad uso esclusivo del bambino stesso ed essere facilmente identificabili, per evitarne l’uso promiscuo.

Se un componente del nucleo famigliare o un convivente di un bambino dell’Infanzia accusa sintomi sospetti di COVID-19, è possibile che il bambino acceda alla scuola?

In via precauzionale e nell’attesa che sia accertata l’eventuale positività al COVID-19 del familiare o convivente, è bene che il bambino non venga a scuola.

Come si può fare per dare l’opportunità al genitore di comunicare le numerose informazioni utili a capire i bisogni della giornata del bambino/a? (es: ha fatto la pipì a letto, ha pianto a lungo perché non vuole venire a scuola, ha riferito che un compagno continua a deriderlo….). Il genitore lascia un piccolo scritto?

Compatibilmente con gli spazi a disposizione, è preferibile che le comunicazioni con il genitore vengano gestite in una “zona accoglienza/ricongiungimento” esterna all’edificio, facendo comunque rispettare il distanziamento tra tutti gli adulti. Se ciò non fosse materialmente possibile, dovrà essere individuato uno spazio interno appositamente dedicato all’accoglienza/ricongiungimento, da mantenere il più possibile pulito, disinfettato e adeguatamente aerato, dove sarà comunque necessario che tutti gli adulti indossino la mascherina e che i genitori rimangano il minor tempo possibile. La differenziazione dei punti d’ingresso e d’uscita e l’individuazione di percorsi obbligati sarà, ove applicabile, una misura da privilegiare. Si precisa che, nel caso di accesso all’edificio del genitore, a questi dovrà essere misurata la temperatura corporea, così come previsto (pag. 12) dalle Linee di indirizzo per la riapertura dei servizi per l’infanzia 0-6 anni (allegato 3 all’Ordinanza della Regione del Veneto n. 84 del 13/8/2020).

Alcuni bimbi piccoli se non dormono diventano ingestibili, se i genitori non possono venire a prenderli, che fare? Perché non permettere il dormitorio con posto fisso e personale ai bambini di 3 anni?

Il riposo pomeridiano dei bambini dell’Infanzia non è vietato, nell’attuale contingenza pandemica, ma deve essere debitamente organizzato, secondo le seguenti indicazioni sanitarie:
▪ i letti o i materassini, nonché la relativa biancheria, devono essere utilizzati dal singolo bambino; la biancheria, in particolare, va lavata regolarmente, ad una temperatura superiore ai 60 °C;
▪ il dormitorio deve essere preferibilmente dedicato ai bambini di una sola sezione per volta; qualora dovesse necessariamente essere utilizzato contemporaneamente da bambini di due o più sezioni, deve essere di dimensioni idonee a garantire il mantenimento della separazione fisica tra i bambini di sezioni diverse, eventualmente prevedendo la presenza di divisori fisici tra i diversi gruppi;
▪ deve essere garantita una pulizia approfondita degli spazi ed una frequente ed adeguata aerazione, prima e dopo l’utilizzo del locale.

Nella scuola dell’Infanzia, possono continuare ad operare le figure trasversali?

L’attività delle figure trasversali, che tradizionalmente richiede la composizione di gruppi, aggregando per progetto didattico bambini delle diverse sezioni, deve essere pianificata in modo da ridurre il più possibile il numero dei gruppi coinvolti. Inoltre, in occasione di tali attività, vanno registrate tutte le presenze quotidiane dei bambini coinvolti, pratica indispensabile al fine della ricerca dei contatti stretti in caso di necessità connessa all’individuazione di un caso positivo al COVID-19.

Per consultare il documento completo relativo all’aggiornamento delle F.A.Q. sulla sicurezza nelle scuole, con le risposte a ulteriori 27 quesiti, stilate in collaborazione con la Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, clicca sul pulsante qui sotto.