Cari genitori, pubblichiamo alcune delle domande a cui la Regione Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto hanno risposto per chiarire eventuali dubbi in merito al Piano per la ripartenza delle scuole (prot. n° 513-20 – agg. 11.09.2020).

Chi deve indossare la mascherina? L’allievo, il docente?

Nell’ambito della scuola primaria e secondaria, al fine di favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità (es. alunni seduti al banco) con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto), in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dall’autorità sanitaria.

E l’allievo da quale età?

Non sono soggetti all’obbligo di utilizzo di mascherina i bambini al di sotto dei 6 anni. Per garantire l’uniformità di comportamenti all’interno della stessa classe i bambini iscritti alla scuola primaria dovranno indossare tutti la mascherina, a prescindere dall’età anagrafica. Seguendo lo stesso principio, per i bambini che hanno già compiuto il sesto anno di età ma frequentano la scuola dell’infanzia, non dovranno indossare la mascherina per garantire l’uniformità di comportamento all’interno della comunità di bambini.

Quale tipo di mascherina?

Preferibilmente di tipo chirurgico, può comunque essere utilizzata la mascherina di comunità.

Quando bisogna misurare la febbre? Prima dell’entrata a scuola?

Per gli asili nido e le scuole dell’infanzia la temperatura verrà misurata dagli operatori della scuola prima dell’ingresso al servizio. Per le scuole primarie e secondarie la temperatura dovrà essere misurata a casa dai genitori prima di portare il bambino/ragazzo a scuola.

Come devo comunicare alla scuola che mio figlio ha la febbre?

In caso di febbre il genitore deve contattare il medico curante (pediatra o medico di medicina generale) per valutare le condizioni cliniche e decidere gli eventuali accertamenti da effettuare. Il genitore deve comunicare alla scuola, con le modalità indicata dalla scuola stessa, che il bambino o ragazzo è assente per motivi di salute.

È necessario un certificato del pediatra o del medico per la riammissione? O basterà la normale giustificazione?

Se l’alunno presenta sintomi sospetti di COVID-19 dovrà essere contattato il medico curante che valuterà se effettuare il tampone rinofaringeo:
● in caso di esito positivo per la riammissione sarà necessaria la conferma di avvenuta guarigione attraverso l’effettuazione di due tamponi risultati negativi, a distanza di 24 ore l’uno dall’altro, con attestazione rilasciata dal medico curante;
● in caso di esito negativo si attende la guarigione clinica seguendo le indicazioni del medico curante, il quale, per il rientro a scuola dell’alunno, redigerà un’attestazione di conclusione del percorso diagnostico-terapeutico raccomandato.
In caso l’assenza non sia dovuta a condizioni cliniche sospette di COVID-19, per la riammissione a scuola il genitore presenterà una specifica autodichiarazione.

Come mi devo regolare con il figlio al nido? I bambini giocando si toccano e si mettono le mani in bocca e negli occhi. Anche per le materne, chi garantirà un opportuno distanziamento tra i bambini?

Premesso che non esiste il rischio zero, in considerazione dell’età, del grado di autonomia e delle necessità di crescita e sviluppo negli asili nido non si applicano le stesse raccomandazioni rivolte alla popolazione adulta e non è quindi possibile evitare i normali comportamenti dai bambini. Per questa ragione vengono adottate specifiche modalità per limitare i contagi come ad esempio la stabilità dei gruppi di bambini e la misurazione obbligatoria della temperatura prima dell’ingresso. Oltre alla disinfezione dei giochi evitando gli scambi.

Serve la visiera? Se sì, quando?

La visiera potrà essere indossata dal personale della scuola dell’infanzia e asili nido nelle attività connesse al cambio del pannolino al fine di ridurre l’esposizione dell’operatore ad una possibile fonte di infezione. In caso di specifiche condizioni di rischio legate a situazioni particolari (es. insegnante di canto o di strumenti a fiato) o nel caso di personale di supporto per bambini che presentano condizioni non compatibili con l’utilizzo continuativo della mascherina.

Come saranno organizzati gli ingressi e uscite a scuola per evitare assembramenti?

La zona di accoglienza sarà preferibilmente all’esterno, se all’interno sarà sufficientemente ampia e frequentemente pulita. Dove possibile saranno diversi i punti per l’ingresso e l’uscita e saranno previsti ingressi e uscite scaglionate anche su turni. Il bambino potrà essere accompagnato da un solo adulto che dovrà sempre indossare una mascherina correttamente posizionata. Si provvederà alla frequente igiene delle mani anche con il posizionamento di dispenser di soluzione idroalcolica posizionati anche all’ingresso.

Verrà misurata la temperatura a tutti?

La temperatura verrà misurata a tutti i soggetti che faranno ingresso nei locali della scuola dell’infanzia e asilo nido (bambini, operatori e anche genitori, nel caso in cui entrino nei locali per qualsivoglia motivo).

Cosa succede nel caso in cui uno studente risulti con la temperatura superiore a 37,5 prima di entrare a scuola?

Lo studente viene fatto allontanare dalla scuola e viene invitato a rientrare prontamente presso il proprio domicilio e a contattare il proprio Medico curante per le valutazioni cliniche di competenza.

Cosa succede nel caso in cui uno studente risulti con la temperatura superiore a 37,5 mentre si trova a scuola?

L’allievo/studente indosserà la mascherina e verrà accompagnato dal personale scolastico in una stanza nell’attesa dell’arrivo dei genitori/tutore che garantirà di mettersi in contatto con il medico curante.

Serve l’autodichiarazione all’ingresso?

Nel caso in cui il bambino sia rimasto assente per sintomi non sospetti per COVID-19 (es. un trauma), il genitore rilascerà alla scuola un’autodichiarazione che attesta questa situazione.

Chi dovrà sottoporsi a quarantena nel caso in cui uno studente risulti positivo?

In presenza di un caso positivo il Servizio di Sanità Pubblica valuterà e rintraccerà tutti i soggetti che potrebbero aver avuto un contatto stretto (es. in particolare compagni di classe), così come definito dalle linee guida nazionali e internazionali, e informerà tutti coloro che dovranno sottoporsi alla quarantena.

Come ci si comporta nel caso in cui uno studente e/o un familiare dello studente sospettino di essere entrati in contatto con un eventuale positivo?

Devono contattare il proprio medico curante per attivare le eventuali procedure del caso.

Queste regole valgono anche per il doposcuola?

Sì, i principi sui cui si fonda la ripresa dell’attività scolastica sono gli stessi che si applicano ai servizi di dopo- scuola.

Come si può garantire il necessario distanziamento durante il consumo dei pasti?

La somministrazione dei pasti nelle scuole può avvenire sia nei locali mensa sia in altri spazi, come le aule. In alternativa, si può optare per la turnazione delle classi nella mensa. Per quanto possibile, è necessario istituire percorsi obbligati e differenziati di entrata e uscita dal locale.

Quali altre norme è necessario adottare in vista della consumazione del pasto?

La stanza in cui viene consumato il pasto deve essere aerata prima e dopo l’utilizzo, eliminando totalmente la funzione di ricircolo dell’aria condizionata. Le superfici devono essere pulite e disinfettate prima e dopo il pasto. E’ consentito l’utilizzo delle scatole portapranzo, purché siano ad uso personale e non vengano condivise.

Con quali modalità va servito il pasto? Sono necessarie le stoviglie monouso?

Il pasto va servito in monoporzione, ossia direttamente nel piatto/vassoio dell’alunno oppure in contenitore preconfezionato. Le stoviglie monouso sono da utilizzare solo nel caso in cui non sia possibile garantire l’igienizzazione delle stoviglie con lavaggio in lavastoviglie.

Per consultare il documento completo relativo all’aggiornamento delle F.A.Q. sulla sicurezza nelle scuole, con le risposte a ulteriori 27 quesiti, stilate in collaborazione con la Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, clicca sul pulsante qui sotto.